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Libri di testo accessibili: lettera al MIUR

Logo Blindsight ProjectRoma, 25 Giugno 2012

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Oggetto: accessibilità dei libri di testo

Signor Ministro,

Blindsight Project – O.N.L.U.S. per disabili sensoriali – richiede la Sua attenzione su un argomento fondamentale per la cultura e la formazione di ogni giovane italiano: i libri di testo per la scuola, soprattutto quella dell’obbligo. Vorremmo farle presente che numerosi studenti disabili continuano ad avere notevoli difficoltà nel reperimento di libri di testo accessibili.

Eppure la Legge 4/2004, all’art. 5 (Accessibilità degli strumenti didattici e formativi), comma 2 dispone: “Le convenzioni stipulate tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e le associazioni di editori per la fornitura di libri alle biblioteche scolastiche, prevedono sempre la fornitura di copie su supporto digitale degli strumenti didattici fondamentali, accessibili agli alunni disabili e agli insegnanti di sostegno, nell’ambito delle disponibilità di bilancio.”

Il Decreto Ministeriale 30 aprile 2008 (Regole tecniche disciplinanti l’accessibilità agli strumenti didattici e formativi a favore di alunni disabili), all’art. 2 comma 4 dispone: La copia del testo di cui al precedente comma 3, punto a), è redatta seguendo le linee guida per l’accessibilità pubblicate e rese disponibili dal produttore del programma di lettura e rispettando le «Linee guida editoriali per i libri di testo», di cui all’allegato «A», che fa parte integrante del presente decreto.”

Il 9 febbraio 2012 il MIUR ha inviato una circolare con indicazioni operative per l’adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2012/2013 (“adozioni in forma mista”): “I dirigenti di istituzioni scolastiche in cui, per il prossimo anno 2012/2013, risultino iscritti alunni non vedenti o ipovedenti, provvederanno immediatamente a richiedere, ai centri di produzione specializzati che normalmente curano la trascrizione e la stampa in braille, i testi scolastici necessari, al fine di consentire l’acquisizione della disponibilità dell’Ente Locale in ordine all’assunzione dei relativi oneri.

Queste disposizioni riguardano soprattutto la produzione di libri speciali e molto costosi come i libri in braille, mentre le persone con disabilità visive utilizzano sempre meno questa tipologia di libri (si stima che meno del 10% dei non vedenti conosca questo linguaggio) preferendo metodi di consultazione tramite sintesi vocale.

Il Braille è del tutto inadatto allo studio oltreché utilizzabile da una minoranza composta esclusivamente da ciechi, mentre i libri in formato elettronico accessibile, realizzati in conformità alle disposizioni vigenti (legge 4/2004 e successivo D.M. 30 aprile 2008) sono utilizzabili senza distinzioni da tutte le persone che necessitino di tecnologie assistive: non vedenti, ipovedenti, dislessici, con disabilità cognitive, ecc.

Alla luce di questi fatti ci si chiede quindi per quale motivo vengano destinati finanziamenti di milioni di euro a strutture che realizzano le trascrizioni in Braille di libri a stampa già in commercio, e non si investa praticamente nulla per la realizzazione e la promozione di libri elettronici accessibili catalogando come “editoria accessibile” i libri Braille ed ingranditi. Ci si chiede inoltre perchè nella circolare MIUR 2012 non si faccia alcun riferimento al D.M. 30/4/2008, nonostante questo decreto rappresenti la normativa tecnica di riferimento.

Blindsight Project vorrebbe pertanto che il Suo Ministero sollecitasse le Istituzioni scolastiche a provvedere al più presto all’adozione di libri di testo digitali e accessibili, affinchè gli alunni disabili possano accedere, al pari di tutti gli altri studenti italiani (Legge 67/2006 contro le discriminazioni), a strumenti didattici necessari alla propria istruzione.

Confidando nell’attenzione dell’istituzione che Lei rappresenta, rimaniamo in attesa di un Suo cortese riscontro.
Con osservanza
Blindsight Project (il presidente Laura Raffaeli)
CulturAbile (il presidente Saveria Arma)
Empatia Pari Opportunità (il presidente Barbara La Rosa)

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