Articolo del 2 dicembre 2016 pubblicato su Bellunopress.it
È ormai tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale del progetto Sensi: Musei senza barriere.
È fissata per inizio Dicembre la prima tranche di apertura al pubblico di alcuni musei della Rete museale della provincia di Belluno, riallestiti e ammodernati tecnologicamente per far vivere a tutti i visitatori, anche alle persone con disabilità sensoriali ed altre fasce deboli, una nuova esperienza museale.
Si comincia il 4 Dicembre con il Museo Storico del 7° Reggimento Alpini a Sedico, il Museo Civico Storico territoriale di Alano e il Museo di Storia Naturale di Chies d’Alpago.
Il 23 Dicembre sarà la volta del Museo Archeologico di Mel, che compie in quella data 20 anni, ed entro Natale riaprirà anche il Museo storico della bicicletta “T. Bevilacqua” di Cesiomaggiore.
La scelta della data non è casuale. Infatti il 3 Dicembre ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti delle persone con Disabilità. La giornata è stata istituita nel 1981, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza delle disabilità psichiche e fisiche, e dal luglio del 1993, è diventata anche Giornata europea delle persone con disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.
Successivamente l’ONU nel 2006 ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, atto ratificato dall’Italia nel 2009.
Nell’Art.30 di tale Convenzione “Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport” è sancito che “Gli Stati riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale e adottano tutte le misure adeguate a garantire alle persone con disabilità”, ed ancora in particolare per l’ambito culturale “garantendo l’accesso ai prodotti culturali in formati accessibili e l’accesso a luoghi di attività culturali”.
Ciò significa uguaglianza nella fruizione dei servizi utilizzabili da tutte le persone nella misura più estesa possibile, in una parola: accessibilità.
È proprio questa universalità di accesso alla cultura che ha animato la realizzazione del progetto Sensi: Musei senza barriere.
Promotore dell’iniziativa è la Provincia di Belluno in partnership con i Comuni di Alano di Piave, Cesiomaggiore, Mel e l’Unione Montana Alpago, che, attraverso il finanziamento del Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), nell’ambito dell’Intesa Programmatica d’Area Prealpi Bellunesi, ha sviluppato l’ambizioso progetto pilota di dotare questi primi 5 musei di tecnologie innovative che potessero ampliare l’accessibilità degli stessi a tutte le categorie di pubblico con una particolare attenzione ai disabili sensoriali.
L’intervento principale, che accomuna la nuova offerta di accessibilità dei 5 siti museali coinvolti in questa prima fase attuativa del progetto, è la realizzazione di un’APP denominata AmuseApp Sensi, sviluppata dalla società Larin Srls.
Da oggi, visitando uno di questi Musei, muniti del nostro smartphone o tablet, o noleggiando un dispositivo mobile direttamente presso i Musei stessi, scaricando e installando gratuitamente l’APP potremo interagire con l’ambiente circostante e in particolare consultare i contenuti interattivi che riguardano le opere ed i cimeli esposti.
Avvicinando il tablet o lo smartphone ai reperti, od alle vetrine appositamente segnalate, si accederà a tanti contenuti multimediali ad essi legati: la narrazione di eventi, la riproduzione di suoni, rumori, l’evocazione di esperienze e molti altri contenuti ancora, espandendo così il significato del singolo pezzo. Anche le persone con disabilità sensoriali potranno quindi in questo modo accedere alle informazioni ed alle emozioni che la visita al museo fornisce.
La tecnologia che permette questa interazione tra il museo e i nostri dispositivi mobile è denominata IMApp-Beacons, tecnologia innovativa ancora agli albori in Italia, perlomeno nel suo utilizzo entro gli spazi chiusi di piccole dimensioni.
Nei siti museali sono state installate delle infrastrutture tecnologiche fisse dotate di georeferenziazione, i cosiddetti Beacons (fari in italiano), dei piccoli trasmettitori fissi che utilizzano la tecnologia Bluetooth Low Energy per comunicare a basso costo e in modo efficiente con smartphone e tablet.
Questi dispositivi, posizionati in specifici punti entro tutto il perimetro museale possono coprire, in gergo mappare, l’intero spazio espositivo riuscendo ad espandere la fruizione dei contenuti riguardanti le opere esposte in un modo che ad oggi le normali audioguide non permettono.
Inoltre, sempre tramite l’APP AmuseApp ci sarà la possibilità di esplorare in qualunque luogo quanto offerto dai musei, di programmare la visita ed il proprio percorso e di condividere l’esperienza sui social network.
L’offerta di accessibilità dei singoli musei si arricchisce inoltre in alcune sedi di mappe tattili in rilievo e braille che permettono di orientarsi all’interno dei Musei.
Per venire incontro alle esigenze dei disabili sensoriali, dove la natura stessa dei cimeli e le condizioni di conservazione lo consentono, oggetti e cimeli esposti potranno essere toccati dai visitatori. Per il Museo archeologico di Mel sono state realizzate diverse riproduzioni di oggetti in bronzo e ceramica, con metodi e materiali materiali fedeli agli originali. tali repliche saranno a disposizione del pubblico in una sala didattica dove si potranno seguire sullo schermo filmati di archeologia sperimentale che mostrano le fasi di produzione dei medesimi oggetti.
I filmati saranno sottotitolati per non udenti. In un’altra sala invece verranno installati un plastico del Castello di Zumelle e la riproduzione di un circolo funerario dell’Età del Ferro, tutti rigorosamente touch.
Tanti gli interventi volti a dotare i siti anche di apparecchiature multimediali fisse (plastici multimediali, lavagne multimediali interattive, impianti audio, proiettori ecc.) a supporto della didattica per gruppi e scolaresche.
Un particolare ringraziamento va dato agli associati bellunesi di Blindsight Project – Onlus per persone disabili sensoriali che hanno testato in anteprima le nuove funzionalità della APP SENSI presso il Museo di Sedico fornendo preziosi consigli per migliorarle ulteriormente e rendere ancor più accessibili i musei.
Una collaborazione preziosa rivolta al futuro se il progetto Sensi potrà essere esteso, come si auspica, ad altri musei della rete.