A lezione di lingua dei segni per aiutare i compagni sordi

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MILANO. «Come stai?»; «Puoi prestarmi una penna?»; «Usciamo?». Frasi di tutti i giorni che gli studenti del liceo Caravaggio hanno imparato a formulare in Lis, la Lingua italiana dei segni. Per la settimana dell´autonomia (sette giorni di lezioni non legate alla didattica tradizionale) l´artistico di via Padova ha infatti attivato un laboratorio di linguaggio dei segni: «Da noi studiano sei ragazzi sordi – spiega la professoressa Saveria Cucè, referente per la disabilità – così ho pensato di avvicinare gli studenti a questa realtà».
La prima lezione ha avuto un successo sorprendente: in più di cento hanno seguito il laboratorio. «Gli interpreti, che di solito supportano i non udenti in aula, hanno insegnato alcune frasi. Durante la lezione erano gli studenti sordi a sentirsi a loro agio, mentre gli altri si trovavano un po´ in difficoltà: è stato molto utile per comprendere quanto le differenze siano sempre relative». Il laboratorio di Lis terminerà insieme alla settimana dell´autonomia. Ma la speranza è quella di attivare un ciclo di lezioni pomeridiane, per approfondire il linguaggio dei segni e promuovere l´educazione alla diversità. (g. r.)
da: La Repubblica del 31/01/2012

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