Pubblichiamo l’articolo uscito oggi sul Gazzettino che tratta le dimissioni di Simona Zanella dell’Unione Ciechi di Belluno, causate da un cartello ridicolo che il Comune di Belluno ha messo su una scala mobile.
Il cartello dice che i cani non hanno accesso, e fin qui ci siamo, ma loro hanno aggiunto questa frase: inclusi i cani guida!
Simona Zanella si è battuta per fare applicare e riconoscere la legge numero 37 del 1974 che tutela il lavoro del cane guida, e che ricordiamo ha accesso libero e gratuito ovunque, anche dove i cani non sono ammessi, se accompagna la persona con disabilità visiva (vedi la nostra campagna).
Belluno ha deciso che la legge nazionale non vale nulla, dice che la scala è troppo ripida e pericolosa, pertanto il cane guida non può salire.
A questo punto ci chiediamo, anche noi di Blindsight Project che da mesi seguiamo con passione nei social la faccenda, e siamo ovviamente solidali con Simona Zanella: se quella scala non è sicura per il cane guida, che è un cane addestrato a tutto, può esserlo per gli umani? E viceversa.
Ci auguriamo che il sindaco di Belluno rimuova al più presto quel cartello, tra l’altro ci preme sottolineare che queste decisioni non le ha prese nemmeno con l’Unione Ciechi Nazionale, in quanto il loro presidente, Mario Barbuto, ha più volte chiesto insieme a Laura Raffaeli, nostra presidente, la rimozione immediata di quel cartello. Si tratta quindi di accordi privati tra il sindaco e qualcuno dell’unione ciechi di Belluno, che di sicuro non è Simona Zanella.
Vi invitiamo a leggere l’articolo, oltre che chiedervi di aiutarci a diffondere il più possibile la nostra campagna cane guida, affinché si possa essere liberi e autonomi, ma soprattutto si possano evitare brutte figure come quelle che sta facendo il Comune di Belluno.
La vice presidente provinciale Simona Zanella ha rassegnato le dimissioni, forse lascerà anche l’associazione. L’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) è insomma ad un punto di svolta. Il presidente Stefano Pellini resta al suo posto, la vice presidente se ne è andata sbattendo la porta e nel gruppo le due fazioni si guardano in cagnesco. Nelle prossime settimane si deciderà il da farsi. A far traboccare un vaso da tempo carico di tensioni, sarebbe stata la questione scala mobile. Una battaglia che la Zanella e altri associati stanno combattendo da mesi contro l’amministrazione Massaro e il regolamento comunale, con l’obiettivo di renderla accessibile anche ai cani accompagnatori dei non vedenti.
Al momento, infatti, gli animali non sono ammessi sulle tre rampe dell’impianto e per i cani guida non c’è eccezione.
Un divieto che all’ex vice presidente non è mai andato giù, contro cui si è scagliata per mesi rendendolo il simbolo di un diritto negato ai non vedenti.
Il presidente Pellini, da parte sua, ha sempre mantenuto una linea morbida cercando di non inasprire gli animi della giunta di Palazzo Rosso battendo i pugni. Due posizioni opposte, che sabato sera si sono scontrate senza trovare un punto di incontro.
Lo sconforto della sconfitta è tutto affidato a facebook. Così, mentre Pellini non era rintracciabile al telefono, Zanella ha preferito astenersi da commenti condividendo tutta la sua delusione con gli amici in rete.
“Ho dato le dimissioni perché non posso appoggiare certi atteggiamenti che per me vanno contro tutto ciò in cui credo – si è sfogata ieri sul social network, in una lunga chiacchierata con gli amici -.
Probabilmente lascerò anche l’Unione ciechi che sembra non premiare chi si impegna mettendoci la faccia e dandosi da fare”. Uno sfogo vero e proprio quello della donna, in cui sono finite anche accuse verso il vertice del gruppo, tacciato di andare contro lo statuto.
“Il presidente sezionale ha commesso illeciti a livello statutario – ha rivelato la dimissionaria – li ho esposti, ne hanno preso atto ma nessuno fa niente. Mi chiedo a cosa serva allora uno statuto”.
[Fonte: Il Gazzettino – 17 marzo 2015]
Blindsight Project (Campagna Cane Guida)