Dal gazzettino di Treviso
E’ cieca col cane guida “Non vicino agli altri”
Simona è cieca ma adora il cinema.
Per questo è diventata una delle più attive sostenitrici del progetto Cinemanch’io presentato alla mostra di Venezia.
Domenica sera ha deciso di festeggiare il suo anniversario di matrimonio proprio in questo modo, al multisala The Space insieme al marito e al cane guida Isa.
Ha prenotato due poltrone vip online per il film Il colore nascosto delle cose dotato di audiodescrizione ascoltabile dal proprio smartphone con la app MovieReading.
Ma all’ingresso del cinema è stata bloccata. Il problema era il cane guida: personale e direttore non conoscono la legge 37/74, che ne prevede l’accesso gratuito e in ogni locale aperto al pubblico. E quindi hanno fatto prima resistenza, poi confinato Simona e il marito in altre poltrone mettendo il cane nel corridoio. Senza restituire la differenza di biglietto.
Avventura emblematica quella vissuta dalla feltrina Simona Zanella, 47 anni, vicepresidente di Blindsight project Onlus.
“La legge ci consente di frequentare le sale di proiezione come ogni cittadino- spiega- essendo noi persone disabili visive abbiamo dei bisogni speciali, per cui per muoverci è indispensabile il cane guida, mentre per la visione abbiamo un’app speciale”.
Ma Simona conosce i suoi diritti. “Una legge del 1974 prevede che il cane guida possa entrare ovunque. Proprio pochi giorni fa abbiamo presentato a Venezia il progetto Cinemanch’io, che permetterà a molte persone disabili visive di godere del piacere del cinema. Se però questo è quello che accade in sala, non è un buon inizio». Obiezioni inoppugnabili, per cui, non senza stress e malumori, la coppia riesce ad entrare in platea in compagnia del cane. Passano pochi minuti e in sala entra anche il direttore, che prega i due di accomodarsi in un altro luogo, più lontano dagli altri spettatori, dove però non ci sono poltrone vip. Peccato che Simona e il marito avessero acquistato il biglietto con la sovra tassa, mai restituita.
“Non mi interessa certo acquisire notorietà, trovo che però siamo stati vittima di una grande ingiustizia. Grazie a Dio le leggi esistono. E intendiamo farle applicare”.
Il progetto Cinemanch’io mira a rendere disponibili con accessibilità per le persone disabili visive, una quarantina di titoli al cinema, e si sta già occupando della diffusione della legge sul cane guida nelle sale italiane.
Elena Filini