COME DEV’ESSERE UN LIBRO DI TESTO? CARTA, EBOOK, O..

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libro interattivoUna scuola digitale non può esserlo solo a parole: così ci rimette la cultura degli studenti, e le tasche dei genitori. Ma come dev’essere davvero un libro di testo per una scuola digitale, che sia funzionante e reale anche in Italia? Il libro di carta non è stato soppresso, ma è indiscutibile il problema che si crea con la stampa dello stesso, a cominciare dalla deforestazione, fino all’inaccessibilità per milioni di studenti con dislessia, cecità o ipovisione. Ma chi lo sostituisce? Siamo al punto in cui l’ebook è superato, eppure questa scuola digitale stenta a decollare anche quest’anno in Italia, dove ancora non sono poche le difficoltà per studiare se si hanno le disabilità di cui sopra. Le spese per i figli a scuola non sono poche, cerchiamo di capire almeno cosa comprare e cosa no, sperando comunque che, prima o poi, si comprenda l’importanza dell’accesso libero alla cultura come diritto di tutti, indistintamente. Ce ne parla Agenda Digitale, portando vari esempi dei migliori casi italiani per contenuti digitali, ecco ad esempio cosa dice la Garamond Editrice:
L’innovazione non sta tanto nel passaggio dal cartaceo al digitale, ma dal contenuto chiuso al formato aperto. La licenza proprietaria vuol dire mettere dei vincoli al digitale, è un’incongruenza che va superata”. La Garamond ha rivoluzionato il ruolo dell’editore, leggi come e qual’è il miglior formato per un libro di testo: http://www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/762_contenuti-digitali-i-migliori-casi-italiani.htm.

Blindsight Project (Segreteria)

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