Redattore Sociale del 30-03-2012
BOLOGNA. L’arte, più di qualsiasi altra forma di espressione, è creatività, invenzione, sperimentazione e spesso si manifesta sotto forme non convenzionali. Musicisti sordi che amano le note e compongo bellissime melodie, artisti ciechi che disegnano vere e proprie opere d’arte, insomma, persone comuni che fanno dei loro deficit sensoriali un vantaggio. È questo il tema di “Il pianista che ascolta con le dita” (Edizioni Archivio Dedalus), libro scritto da Paola Magi, docente milanese di Storia dell’arte. “All’inizio non avevo in mente di scrivere un libro, ma spesso ricevevo richieste di commenti sul rapporto tra arte e sordità, per via del mio lavoro di insegnante nei licei artistici – racconta – Da qui ho iniziato a scrivere articoli e poi ne è uscito un libro, ma è nato per caso dalle esperienze che ho avuto, dalle persone che ho incontrato, soprattutto tra i miei studenti”. Il libro sarà presentato il 31 marzo al Museo d i arte moderna di Bologna (Mambo) in un incontro promosso da Cooperativa Accaparlante, Mambo e Archivio Dedalus, a cui parteciperanno anche Claudio Imprudente, scrittore e presidente del Centro documentazione handicap, e l’architetto urbanista, Martina Gerosa.
Diversità comunicativa. È questo il filo conduttore dei ragionamenti teorici contenuti nel libro di Paola Magi. “Non ho mai pensato a un pubblico specifico, essendo il libro trasversale – racconta l’autrice – Nello scrivere però ho avuto in mente, in particolare, gli amanti dell’arte e tutti coloro che hanno avuto a che far col mondo dei deficit sensoriali, sperando che questo mio piccolo contributo possa aiutare a guardare con ampiezza di visione questioni di solito relegate in ambiti specialistici”. Paola Magi aveva già collaborato con Accaparlante in merito al progetto “Comunic-abilità”, per portare il tema della diversità comunicativa nelle scuole e tra i ragazzi con deficit sensoriali. In quell’occasione ha conosciuto e collaborato con Martina Gerosa, che le ha fornito un grande aiuto nella scrittura del libro, soprattutto per quanto riguarda le precisazioni tecniche.
La presentazione del libro – il 31 marzo alle 17 al Mambo – si inserisce in un percorso più ampio di collaborazione tra Accaparlante e Mambo. Da qualche mese sono partiti dei laboratori creativi in cui i ragazzi delle scuole di Bologna (di tutte le età) incontrano gli educatori del museo e di Accaparlante per parlare di arte e disabilità. Seguirà la presentazione di alcune opere d’arte a cura dell’autrice e di Veronica Ceruti, responsabile del Dipartimento educativo del Mambo.
Giulia Maccaferri