dal Mattino di Napoli del 2 dicembre 2012
Le immagini diventano parole…
NAPOLI. Le immagini diventano parole, la tecnologia viene in soccorso con speciali sonorità e la cultura, nella sua versione teatrale, non è più off limits per ciechi e sordi. Per la prima volta a Napoli alle persone con disabilità sensoriale viene data la possibilità di accedere a quei «linguaggi dell’inclusione» che, ricorrendo ai mezzi tecnici di cui possiamo disporre, consentono a tutti di usufruire delle diverse manifestazioni culturali. È il Teatro Mercadante che scende in campo su questo fronte mandando in scena uno spettacolo sperimentale che vuole essere soprattutto un messaggio mirato ad abbattere quella barriera che discrimina le persone che hanno problemi di disabilità sensoriale, negando in pratica l’accesso non solo allo spettacolo ma anche a tutto il complesso culturale in genere e alla vita sociale. E questa sera, alle 21, nel ridotto del teatro, l’attrice Elena Fazio ripercorre la storia vera di Laura Raffaeli che, nel 2002, in un incidente di moto perse completamente la vista e parte dell’udito. Una vita improvvisamente stravolta che lei cerca di reinventare con coraggio e che la mette di fronte a troppi pregiudizi e a troppi ostacoli. È con l’audiodescrizione che Lindo Nudo e Laura Raffaeli propongono «Laura per tutti», ricorrendo a una tecnica di traduzione intersemiotica che facilita la comprensione degli elementi visivi di un prodotto multimediale, ancora poco conosciuta ma di fondamentale importanza per l’inclusione socio-culturale delle persone con disabilità sensoriale. Sul frontespizio del palcoscenico scorrono in sovraimpressione i dialoghi che sono supportati da un’adeguata amplificazione e, contemporaneamente, una voce fuori campo illustra cambi di scena, i movimenti e quei passaggi che sono determinanti per una completa fruizione del testo.
«È un messaggio molto positivo che dà il teatro – sottolinea Elena Fazio – c’è un potenziale mercato che, è bene ricordare, è fatto anche di tanti giovani tagliati fuori da quasi tutte le iniziative culturali». Secondo i dati più recenti in Italia sono 3 milioni i disabili tra cui 350mila ciechi totali o parziali e 800mila con problemi di udito. E le disabilità sensoriali, ricorda Laura Raffaeli, sono quelle che maggiormente pregiudicano le possibilità di comunicazione che si potrebbero affrontare con i tanti supporti che oggi offre la tecnologia, invece siamo fermi alle barriere architettoniche. «E tutto diventa un lusso – osserva Caterina Arcidiacono, coordinatrice di Scienze psicologiche e pedagogiche dell’università Federico II – anzi è un lusso anche la vita sociale: questi sono processi di inclusione che vanno sostenuti e potenziati in una società che definiamo civile».
«Laura per tutti» è una produzione del Teatro Rossosimona in collaborazione con Blindsight Project onlus che prende il via nel 2006 «per diffondere la cultura della dignità». Ecco, allora, concerti con speciali sonorità e sottotitoli perché i sordi possano sentire la musica per via delle vibrazioni prodotte, audiodescrizioni per non vedenti. E dal monologo di Elena Fazio, che impersona Laura Raffaeli, viene fuori una società egoista, distratta, superficiale che non sa aprire il suo cuore e la sua mente agli altri, meno fortunati.
di Carmela Maietta
(L’accessibilità dello spettacolo di Laura per tutti è stata curata da Vera Arma di CulturAbile Onlus.)