“Laura per tutti”, uno spettacolo che insegna a sperare

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LAURA RAFFAELI HA TRASFORMATO LA SUA DISABILITÀ IN UNA RISORSA PER GLI ALTRI
di Rosario Ruggiero
L‘imminente data dell’8 marzo è da tempo notoriamente simbolo internazionale, ed occasione di attenta riflessione, a favore delle donne e, per estensione, contro ogni ingiustificabile sopruso o disagio trascurato. A perpetuare l’immagine della donna come figura di notevoli virtù sociali ed umane ancora oggi personaggi
esemplari. Tra questi sicuramente Laura Raffaeli, romana, nata nel 1960, dal 2002, in seguito ad incidente stradale, totalmente priva della vista ed, in buona parte, dell’udito. Da allora l’acquisizione di una nuova realtà, quella del disabile, con tutte le enormi difficoltà che questa comporta, soprattutto quelle dovute a generale insensibilità, quando non semplicemente assurda ignoranza, nei confronti di questi disagi e della maniera possibile, tante volte vergognosamente semplice, per alleviarli se non eliminarli completamente. Fonda la Blindsight Project, onlus no profit, con tanto di sito informatico, ed intraprende le più svariate battaglie sociali, specialmente per l’informazione e la sensibilizzazione collettiva circa problemi come i tanti ascensori con indicazione per il tatto dei non vedenti sulla tastiera ma senza poi annuncio sonoro di arrivo al piano desiderato, la necessità di agevolazioni ai disabili visivi per l’acquisto di telefono e calcolatore elettronico con comandi e risposte mediante voce, l’opportuna impaginazione dei giornali informatici perché la lettura a voce della macchina non salti da un articolo all’altro divenendo incomprensibile, i cani guida e la loro possibilità di accesso nei locali pubblici, la cura dei sottotitoli nelle proiezioni cinematografiche e televisive per i non udenti, la rimozione di barriere architettoniche, ed altro ancora. Ma pure creazione di eventi. Mercoledì prossimo, alla vigilia dell’8 marzo, a dieci anni di questa sua nuova vita, al teatro Ptu di Rende, presso Cosenza, “Laura per tutti”, spettacolo teatrale scritto con Lindo Nudo ed interpretato da Elena Fazio, con sottotitoli e descrizioni sonore per non udenti e non vedenti, primo evento del genere in Calabria e rarità nazionale. Sostanzialmente biografia e storia intima di questa donna che, illuminata dalla propria amara esperienza, ha abbracciato la causa di ogni disabile sensoriale, indifferentemente.
Invito quindi anche ad interi popoli che, maltrattati dalla storia, dedicano sì giustamente intere giornate al ricordo della loro individuale sofferenza, ma non sembrano prestare altrettanta attenzione ad analoghe sorti di tante altre comunità del mondo. Insegnamento a tutti noi che esistono persone che riescono a vivere, anche intensamente, al buio, tra tanti altri che, beatamente, dormono nella luce.
Fonte: Romaonline

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