In Italia attualmente sono presenti quasi 60.000 sordi e 11.600.000 anziani over 65. La maggiorparte di loro utilizza una protesi acustica. Da un’indagine effettuata dall’Associazione Luca Coscioni’ è emerso che il costo delle protesi in Italia è notevolmente superiore a quello di altri paesi, europei e non. In pratica le protesi acustiche in Germania, Olanda, Norvegia, Rupubblica Ceca e Stati Uniti avrebbero un costo che è meno della metà di quello italiano. «E’ un dato che fa riflettere, soprattutto alla luce del rimborso di 700 euro a protesi – scrivono i responsabili dell’incheista – dato dall’Asl ai casi di sordità grave, che riuscirebbe a coprire l’importo se questo fosse in linea con quello degli altri Paesi. Una disparità di prezzo su cui ha fatto luce un’inchiesta dell’associazione Luca Coscioni, culminata con un esposto all’Antitrust. Alessia Turchi una delle autrici dell’inchiesta ha stigmatizzato «l’ostracismo incontrato da parte de i fornitori in Italia: non siamo riusciti non solo a ottenere ma nemmeno a visionare un listino prezzi, che non viene mostrato nemmeno al momento dell’acquisto». I rilievi, condotti raccogliendo fatture d’acquisto e listini in Europa e in Italia, secondo la ricerca descrivono una situazione che ha dell’incredibile: gli apparecchi non solo in Germania ma anche in Olanda,Norvegia, Repubblica Ceca e Stati Uniti costano meno della metà di quelli italiani. E si risparmia molto rispetto ai listini tricolori anche in Francia e in Spagna. Il perché di questi prezzi resta difficile da capire, secondo le spiegazioni di chi le protesi le vende in Italia sarebbe compresa anche l’assistenza e la professionalità del protesista e determinanti sarebbero le dimensioni del mercato: in Italia si vendono pochissime protesi, 300mila all’anno contro le 700mila della Germania. Secondo altri ci si troverebbe invece di fronte a cartelli’ che dovrebbero essere oggetto di attenzione dell’Antitrust.
Fonte: Il Resto del Carlino del 17/11/2011
A mio parere queste multinazionali oltre che a fare cartello, finanziano i partiti di governo attraverso le fondazioni di questi, non è spiegabile altrimenti, e sicuramente hanno una complice nella ministra della sanita che si ostina ad ignorare il problema, nonostante i 700 euro sborsati dal servizio sanitario nazionale………….l’ITALIA è EUROPA, cosa ci impedisce di essere come gli altri STATI, solo la criminalità di pochi in posti chiave.