6 maggio 2012
Elena Brescacin spiega l’accessibilità in italiano dell’iPhone.
Esauriente guida alle ‘app’ che possono essere d’aiuto alle persone non vedenti.
Salve sono Elena, una persona non vedente che usa iPhone oltre al computer, e mi farebbe piacere raccontare la mia esperienza con il ‘melafonino’, in quanto molti dei servizi che avete descritto nell’articolo preso e tradotto dal sito americano ‘The Atlantic’ in Italia non funzionano.
Intanto, l’applicazione VizWiz di cui parla l’articolo, non è usufruibile nel nostro Paese a meno che non si sappia l’inglese sia in pronuncia sia in ascolto. Si parla con un servizio umano, per cui bisogna farsi capire.La fotografia, sì, OK, la fotocamera di iPhone sarà sofisticata quanto vuoi ma se non ci vedi è facilissimo sbagliare e creare dei veri e propri strambotti. Stessa cosa per ‘looktel money reader’: non è certo un’app da usare quando sei in coda alla cassa e devi pagare! Un sano riconoscitore di banconote vocale, vibrante o tattile, è assolutamente l’ideale per riconoscere i soldi.
La fotocamera iPhone sembra riuscire a riconoscere i volti, la sintesi vocale (voiceover) di iPhone che dice “volto in verticale a destra a sinistra in centro”… ma anche là bisogna stare attenti. Io personalmente non sono mai riuscita a farlo neanche funzionare.
Per riconoscere i colori degli abiti, per me è sempre valido il vecchio metodo cioè attaccarci un segno distintivo, oppure se proprio si vuole usare la tecnologia ci sono aziende anche italiane che vendono degli apparecchi chiamati color test (non c’entrano con l’iPhone) che fanno solo quello, anche se comunque i prezzi sono abbastanza alti; un color test costa circa come un iPhone.
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