20/02/2010
Si è concluso con un caloroso applauso e molti complimenti il seminario “Accessibilità è anche mobilità e divertimento” (leggi abstract in questo sito) tenuto da Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project) e Consuelo Battistelli (responsabile accessibilità Blindsight Project) il 19 febbraio al Cultura Senza Barriere 2010 presso l’Università di Padova (www.culturasenzabarriere.org).
Tanto il coinvolgimento e l’interesse da parte del pubblico, circa un centinaio di persone, formato soprattutto da molti giovani.
Rompendo forse un po’ le righe, Raffaeli e Battistelli hanno scelto di parlare dell’accessibilità alla cultura nel mondo reale, quella cioè che non è fatta di una legge sull’accessibilità nel web (comunque mai applicata e ancora in fase di definizione), ma è fatta di barriere alla cultura, dai cinema ai teatri, dalle biblioteche ai musei. Si forse anche divertimento, innanzitutto cultura però, spesso ostacolata anche da un altro grande problema: la mobilità.
La domanda è: al cinema, al teatro, al museo che si spera siano un giorno accessibili a tutti, come ci arrivano i ciechi? “Paghiamo il taxi per intero, abbiamo solo il 19% di sconto su un biglietto di treno, molto spesso non c’è accompagno, ecc.” sottolinea Battistelli riguardo la mobilità. “A noi ciechi e disabili visivi in generale, basterebbe una semplice voce, una sintesi vocale che ci spieghi in un museo, che ci guidi in un ufficio, che ci dica a che piano siamo arrivati in ascensore, ecc.” precisa Raffaeli riguardo l’accessibilità e le barriere sensoriali. Sconosciuta la legge sul cane guida, tanto quanto la legge Stanca sull’accessibilità nel web. Il seminario di Blindsight Project è stato comunque anche un importante momento di scambio di informazioni, perché molte barriere sensoriali non le conoscono a volte nemmeno qualificati operatori del settore disabilità. Più di una volta è stato ricordata la drammatica situazione dei cinema e teatri inaccessibili, per la quale Blindsight Project è molto impegnata con altre associazioni (Coscioni e Consequenze) affinché vengano abbattute barriere reali, quelle appunto che negano la cultura ai disabili sensoriali.
Blindsight Project, grata all’organizzazione di Cultura Senza Barriere 2010 e tutti coloro che hanno partecipato al suo seminario, è riuscita soprattutto a far comprendere la differenza tra vita reale e quella virtuale, più le rispettive barriere. Il web vede vivi solo in esso sempre più numerosi disabili sensoriali, che necessitano invece urgentemente di agevolazioni maggiori nella mobilità e di accessibilità alla cultura nel mondo reale, quella cultura che è anche il cosiddetto “divertimento”: cinema, teatro, musei. Blindsight Project News