Cos’è l’albo pretorio e come funziona

albo pretorioL’Albo Pretorio è un istituto preposto alla pubblicità degli atti amministrativi degli enti di governo locale antico di ben venticinque secoli. Fu istituito insieme all’ufficio stesso del pretore e consisteva in un pannello dipinto di bianco (tabula alba) affisso in un luogo di pubblico accesso presso il praetorium, ossia la sede ufficiale e alloggio stesso del pretore. Sull’albo pretorio venivano trascritti o affissi gli editti – tra cui l’edictum perpetuum, cioè l’insieme delle norme amministrative generali cui il pretore si sarebbe attenuto durante tutta la durata del suo incarico. Sopravvissuto in forma simile a quella antica presso i comuni medievali prima e negli stati preunitari poi, alla data dell’Unità d’Italia era già esistente presso gli enti di governo locale.

Attraverso una stratificazione di norme, molte delle quali ancora in vigore e la più antica delle quali risale al 1865, l’albo pretorio diviene progressivamente, nello Stato Italiano, lo strumento tipico attraverso il quale gli enti di governo locale, e più in generale tutti i pubblici enti, forniscono evidenza pubblica dei loro atti di amministrazione così come previsto dalla legge (cioè forniscono al pubblico la cosiddetta “pubblicità legale” degli atti amministrativi). (altro…)

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Richiesta di parere su accessibilità atti amministrativi

Logo Blindsight ProjectRoma, 19 Giugno 2012

Alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi
e alla Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche

Oggetto: richiesta di parere su accessibilità atti amministrativi

Spett.le Commissione,
nella raccolta di pareri espressi dal Ministero in materia di Enti locali (http://incomune.interno.it/pareri/parere.php?prog=1593) si fa riferimento alla legge 69/2009, che all’art. 32 comma 1 recita: “gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”.
La Blindsight Project purtroppo riscontra l’impossibilità di leggere tramite tecnologie assistive la maggior parte dei documenti pubblicati negli Albi Pretori (es.: Albo Pretorio messo a disposizione da GazzettaAmministrativa.it), e la piena fruibilità degli stessi rappresenta una vera rarità.  (altro…)

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ACCESSIBILITA’ NEL WEB: FIUMI DI PAROLE

E’ stato pubblicato un articolo che riguarda l’accessibilità nel web e relative leggi, al quale stanno seguendo vari commenti, tra questi anche quello di Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project). Il commento di Laura spegne ogni possibilità di polemica o dilungamento sul significato della parola “accessibilità”, perché riporta tutti al centro del problema, e cioè che il web dev’essere accessibile per tutti, e che non ci si può far chiamare webdevelopper o webmaster se non si conosce uno screen reader, l’unico mezzo alla fine che concretamente fa da test ad un sito e alla sua fruibilità da parte di tutti, disabili visivi compresi.
Il commento di Laura è questo:
“Parliamo di inaccessibilità, anziché scrivere un’odissea sulla parola accessibilità: siamo nel 2012 e l’Italia è ferma ai primordi di internet per questa cosa. Se ne parla troppo ma concretamente che è cambiato?
Questo sito non è accessibile. Non è accessibile la modalità per registrarsi e votare/commentare. Riguardo la parola io non mi ci fermo, visto che sono cieca e appartengo alla fascia di utenti da integrare prevista dalla legge. Non posso fermarmi su una parola, quale accessibilità, visto che il mio screen reader impazzisce in un sito come questo. Sono un’incapace perché sono un’ex vedente? Forse, ma non siamo pochi ad essere “incapaci! Mai prendere come campione lo smanettone di turno, anche se cieco: la realtà parla di migliaia di ciechi e ipovedenti italiani in difficoltà nel web, pertanto inutile parlare di lessico. Come sempre propongo a tutti, per primi i vedenti, di scaricarsi uno screen reader (ad esempio NVDA che è gratis), spegnere lo schermo del proprio pc , e navigare. Vi accorgerete che chi si fermerà sul concetto della parola apparterrà di sicuro ad una ridottissima minoranza. (altro…)

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