NON C’È POSTO PER TE!
Invitiamo tutti ad aderire e a diffondere “NON C’È POSTO PER TE!”, promossa dal Centro Informareun’h, la Campagna di sensibilizzazione affinché nessuna donna vittima di violenza sia più esclusa dai…
Invitiamo tutti ad aderire e a diffondere “NON C’È POSTO PER TE!”, promossa dal Centro Informareun’h, la Campagna di sensibilizzazione affinché nessuna donna vittima di violenza sia più esclusa dai…
“Silenzi Interrotti” è un video su violenze e abusi sulle donne disabili, che Blindsight Project, per l’8 Marzo, ha arricchito dell’audiodescrizione (testi di Diana Como, voce e mix Mario Loreti).…
Un’intervista di Sandra Grassini a Laura Raffaeli sul tema Violenza e donne disabili (vedi anche Manifesto Europeo per i Diritti delle Donne Disabili . Fonte Orvietosi.it. Non passa giorno che non…
E’ stato pubblicato il rapporto di ricerca del progetto di AIAS Bologna “Voci di Donne”. Obiettivo del progetto è di indagare nella vita quotidiana delle donne con disabilità su tutto ciò che ostacola una piena realizzazione, per progettare percorsi specifici, innovativi di partecipazione e emancipazione.
Pubblichiamo un importante articolo sulle Linee Guida per il soccorso alle donne vittime di violenza per le Asl, di Simona Lancioni da Informareunh: La disabilità nelle Linee guida per il…
Blindsight Project ha di recente aderito al “Secondo Manifesto sui Diritti delle Donne disabili nell’Unione Europea”.
ATTENZIONE: il corso è rinviato a data da destinare, dopo le vacanze estive, in quanto abbiamo ricevuto numerose richieste per questo. Ringraziamo tutti coloro che finora si erano già iscritti ma tranquilli: è solo rimandato a dopo le ferie per accontentare tutti!
Grazie!
Corso di autodifesa personale: PAD – Programma Autodifesa Donna
Da Blindsight Project a Roma dal 20 giugno al 12 luglio 2015
presso l’Appia ONE Fitness Club di Roma, via Ariccia 17
(Metro A Colli Albani)
Perché “Sensorial PAD”, a cosa serve e a chi è rivolto?
Blindsight Project, da sempre attiva contro le barriere sensoriali e la violenza di ogni genere, organizza corsi di autodifesa, dedicati soprattutto alle donne e ai giovanissimi disabili sensoriali, che vorranno apprendere velocemente queste tecniche, alla portata di tutti, fondamentali per la propria autonomia e per la sopravvivenza in caso di aggressione.
(altro…)
È una mattina di maggio a Roma e una donna di 41 anni guida la sua moto su una strada in discesa, ignara che da lì a qualche secondo una Mercedes in retromarcia cambierà per sempre la sua vita. La motociclista si chiama Laura Raffaeli. L’impatto con l’automobile ha conseguenze devastanti, Laura a causa dell’incidente è cieca. Da allora, era il 2002, è una disabile sensoriale, così è chiamato l’ handicap che priva dell’uso di uno o più dei cinque sensi.
La vita di Laura, una donna bella, sportiva, vitale, divorziata e con un figlio a carico, cambia profondamente. “Mi è capitato di pensare di farla finita – racconta. – Non accettavo quello che mi era successo e quello che mi aspettava: un futuro da cieca per sempre e parzialmente sorda. Ancora non mi accetto, non mi accatterò mai, da parte mia c’è sempre il desiderio di tornare quella che ero. Il momento più buio comunque, non è stato quando mi hanno comunicato la diagnosi, ma quando ho dovuto dire ad Edoardo, il mio unico figlio, il destino che mi aspettava”. E’ stato proprio Edoardo, che allora aveva solo 16 anni, a darle la forza di continuare a vivere, con la sue parole, la sua presenza. “Lui è stato la mia ancora di salvezza. Ho pensato: mio figlio ha bisogno di un esempio – continua Raffaeli – , gli devo dimostrare che di fronte ad un ostacolo, seppur più grande di me, io sono capace di andare avanti. Che si può voltare pagina, si può ricominciare”. Così, anche se ha dovuto rinunciare a fare cose “normali” come guidare la moto, oltre a tantissime altre, Laura ha scelto di reagire e di recuperare la propria autonomia e dignità e dare l’esempio a suo figlio per Edoardo. (altro…)
Il nostro modo per ringraziare le mamme, le figlie, le combattive: tutte le donne
La giornata internazionale della donna, meglio conosciuta come Festa della Donna, serve a ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. Ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora oggi fatte oggetto.
E le donne disabili festeggiano? Alcune si, altre no, ma ciò che conta è che sono donne come le altre. Sono figlie, madri, mogli. Sono giovani e anziane, sono felici e tristi.
C’è Consuelo, che pur essendo cieca ha un bel lavoro, viaggia e si diverte. C’è Simona(Atzori) che balla splendidamente pur non avendo le braccia, Laura che adora lanciarsi col paracadute (e ne ha fatto un lavoro) pur essendo in sedia a rotelle. C’è Cinzia che fa la modella in carrozzina, e ha fatto anche delle foto osè! Ci sono poi le sportive comeBebe, che nonostante l’amputazione di tutti e quattro gli arti a soli 14 anni sogna già le olimpiadi. C’è Christiane che dopo la lesione midollare ha ritrovato la felicità facendo la mamma e la moglie a tempo pieno. (altro…)