“NON ABBANDONARMI!” è la nuova Campagna Informativa di Blindsight Project contro l’abbandono delle ciotole con cibo in terra da parte di chi sfama i randagi (cani o gatti).
Può sembrare banale ma se si considera l’importanza del cane guida, e naturalmente anche del cane di affezione, è stata necessaria questa nostra Campagna, collegata a quella sul Cane Guida, vista l’importanza di questo cane/ausilio per chi ha disabilità visive, dalla cui salute dipende l’autonomia e la sicurezza del suo proprietario.
È ormai raro incontrare qualcuno senza un gatto o un cane, o chi non ami questi animali.
Quante volte però avete inciampato in qualche piattino o ciotolina con avanzi di cibo in terra per i randagi?
Questo perché non ci si ferma un attimo a controllare che il cibo finisca.
Così, dopo aver abbandonato la ciotola in terra, gli eventuali avanzi che non vengono civilmente raccolti, provocano danni ai cani che passano al guinzaglio e all’ambiente circostante.
È bello quindi far mangiare i randagi, ma ci sono regole di civiltà e di igiene da rispettare in ogni spazio comune.
Il cibo poi va offerto ai randagi con criterio, preferendo aree verdi per evitare deiezioni ovunque.
Spesso si tratta di avanzi di cibo per umani, oppure viene dato in dosi così eccessive da farli star male. Per non dire di ciò che avanza e marcisce nelle ciotole abbandonate in terra da chi è convinto di aver fatto un’opera buona, seppure con molta inciviltà.
Il cibo che avanza quando viene mangiato da cani di compagnia e cani che lavorano, in primis tra questi il cane guida che conduce una persona con disabilità visiva, porta tutti dal veterinario, che ricordiamo non è gratis e viene pagato in egual modo sia se si tratta di un cane di affezione, sia se si tratta di un cane guida e si è ciechi (in questo secondo caso, come già detto sopra, il danno è doppio).
La legge 281/1991 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, non è molto esplicita a riguardo, per questo ogni Comune ha le sue regole e il Sindaco è colui che risponde dell’incolumità pubblica, essendo anche la massima autorità sanitaria, nonché “proprietario” di tutti i cani e gatti randagi presenti sul territorio.
Può quindi decidere che sfamare i randagi può essere una cosa bella, come altrimenti può essere reato: basta informarsi presso il proprio Comune per sapere quali sono le regole. Di sicuro nessuno autorizza gli incivili a sporcare l’ambiente e a mettere in pericolo la vita di altri animali.
La Campagna Informativa di Blindsight Project “NON ABBANDONARMI!” ricorda tutto questo con un volantino, che può essere stampato e affisso nei luoghi frequentati da chi sfama i randagi, ma anche diffuso online insieme allo spot realizzato per questa Campagna, che vi chiediamo di diffondere il più possibile.
Ringraziamo Riccardo Bendìa per i disegni e Artis Project per l’audiodescrizione dello spot.