“Laura per tutti” di rabbia e di sogni
NAPOLI. Teatro da vedere, per chi non sente, e da sentire, per chi non vede. Teatro, come testimonianza di vita, teatro come accusa, teatro come documento civile. Teatro toutcourt nell’affollato Ridotto del Mercadante, per il debutto di “Laura per tutti” scritto a quattro mani da Laura Raffaeli e Lindo Nudo, lavorando con pudore, forza, ironia, ad un’idea di Elena Fazio che è in scena a raccontare di disagio e rabbia, di speranze, di amore, di delusione, di sogni, di futuro.
Lindo Nudo firma la regia di questo spettacolo importante come tutti quelli che vanno diretti a sottolineare un problema di tanti, ignorato però da tanti altri. Quello dell’handicap. Di cui è stata colpita dalla crudele incoscienza di un uomo che, alla guida distratta della propria auto, la investì dieci anni or sono lasciandola cieca del tutto e sorda in parte. E della sua lotta faticosa e tenace per non soccombere al dolore fisico e morale, ed alla solitudine a cui un simile fatto costringe chi lo subisce, ed all’insensibile quotidiano comportamento della gente, in una società che tutela solo a parole, tanto per lavarsi la coscienza e sentirsi a posto, ma poi non sa, o non vuole, applicare le leggi che tutelano i più deboli. Così quel racconto diventa manifesto e denuncia.E questa volta, al Mercadante, per la prima volta “esperimento”, che lo rende “spettacolo accessibile”, utilizzando per la prima volta la tecnica dell’audiodescrizione. Sottotitoli in sincrono e descrizione registrata delle situazioni drammaturgiche e scenografiche. Così che tutti, anche gli spettatori disabili, i non vedenti ed i non udenti, ne possono adeguatamente fruire.
E dunque in scena Elena Fazio a percorrere il non facile gioco di apprendimento, l’irritante sciatteria della gente, il piacere degli affetti che reggono la storia e la forza bella e grande di una donna coraggiosa e decisa a non arrendersi al suo “fato crudele”, anzi decisa ad andare “oltre” e a dire “di più”. E il teatro s’impenna così e si moltiplica proiettandosi verso il futuro condividendo mortificazione ed emozioni.
Scene di Angelo Gallo, costumi di Rita Zangari, disegno luci di Alessandro Rizzo; responsabile accessibilità Vera Arma; voci fuori campo di Maria Serena Cioffi, Marco De Rose, Elena Fazio, Lindo Nudo; sottotitoli e audiodescrizioni di CulturAbile Onlus. Lo spettacolo è una produzione Teatro Rossosimona in scena ancora questo pomeriggio (ore 18) e domani domenica (ore 21).
di Giulio Baffi