Attraverso una app dedicata e grazie alla collaborazione con Big Bang, il film della bolognese Caucaso Factory ha una distribuzione accessibile ai non vedenti.
Trailer https://vimeo.com/157166505
Sito web www.caucaso.info/brasil
Sito Big Bang http://www.universo-accessibile.it
Un film sul Brasile ferito dai Grandi Eventi, una storia d’amore, un flusso cosciente d’immagini, volti e suoni, un discorso politico.
In concorso all’ultimo Bergamo Film Meeting, arriva nelle sale, partendo da Bologna, Lepanto – Ultimo cangaceiro, il nuovo film doc di Enrico Masi e della casa di produzione bolognese Caucaso, primo capitolo della trilogia brasiliana.
Dopo la prima del 20, che ha ottenuto un grande successo, è ancora il 27 ottobre e il 3 novembre alle 19.00 al Cinema Odeon (via Mascarella, 3), per continuare, quindi, la sua distribuzione indipendente a Roma, Milano e Torino.
Le proiezioni sono rese fruibili per le persone non udenti, grazie ai sottotitoli, e non vedenti, attraverso una app dedicata.
Se The Golden Temple – altra produzione Caucaso, presentata al Festival di Venezia 2012 – mostrava l’impatto dei Giochi Olimpici su Londra, Lepanto ci porta tra le resistenze abitative di un Brasile che ha ospitato in pochi anni due grandi eventi, Mondiali e Olimpiadi, che hanno cambiato per sempre il volto del Paese più grande dell’America Latina.
Le testimonianze si intrecciano con le vicende di Michael J. Wells, fotoreporter inglese che diventa voce narrante del film di Masi, documentario sospeso tra inchiesta e realismo magico.
Mike ha perduto la sua casa per i Giochi londinesi e vive un periodo di conflitto relazionale, mentre si allontana dalla compagna Maria.
In una ricerca fotografica e visiva esaltata dalla pellicola 16mm, Lepanto – Ultimo cangaceiro mostra le sue anime diverse e interdipendenti.
La Battaglia di Lepanto diventa allegoria di uno scontro tra il modello capitalistico e la resistenza civile.
Nel suo percorso di “lotta contro l’uomo bianco, di qualsiasi colore egli sia”, Mike compirà la propria metamorfosi nella figura del cangaceiro, leggendario bandito rivoluzionario del misterioso nordest del paese, Robin Hood sudamericano alla ricerca di se stesso.
Lepanto è una produzione Caucaso, Aplysia e Nordeste, in collaborazione con Alma Mater Studiorum. La lavorazione ha portato a due anni di ricerca, scrittura, riprese e montaggio avvenuti tra Rio de Janeiro, Sao Paulo, Londra, Bologna e Ferrara. Sul finire del 2015, dopo un ulteriore viaggio del regista insieme alla troupe, prende forma il progetto della trilogia brasiliana, dove hanno trovato spazio i luoghi e i personaggi incontrati sui confini del villaggio olimpico. Ad approfondire il tema dei nuovi colonialismi e dell’impatto dei grandi eventi saranno gli altri capitoli della trilogia, ovvero “Historia do Futuro”, documentario site specific sull’impatto olimpico nella metropoli di Rio de Janeiro, che ha ottenuto il riconoscimento di Film di Interesse Culturale da MIBACT e il cortometraggio “Terra sem Males”, già presentato alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro e al Festival dei Diritti Umani di San Paolo, che affronta il tema dei nativi brasiliani in relazione allo stato federale. La trilogia completa sarà proiettata a Bologna all’interno di Arte Fiera 2017.
Accessibilità / audio descrizione
Grazie alla collaborazione con la Big Bang Universo Accessibile, il film Lepanto è distribuito con un’attenzione particolare nei confronti del pubblico non vedente.
Attraverso una app dedicata, azionabile direttamente in sala, si può fruire una versione speciale della colonna sonora, dotata di audio descrizione.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione con l’editore musicale Luciano Nicolini e la sua Teorema, e della partecipazione del maestro Teresio Testa, non-vedente di origine piemontese, che oltre ad aver eseguito un brano inserito nella colonna sonora, ha seguito le fasi di produzione e missaggio del film.
Per il pubblico non udente la fruibilità è garantita dal film in lingua originale (inglese e portoghese) interamente sottotitolata in italiano.
Caucaso Factory
Caucaso nasce nel 2002 con la necessità di unire sotto un unico nome giovani forze creative.
Nel 2015 è riconosciuta come spin-off accreditata di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in qualità̀ di centro studi operativo nella produzione cinematografica e nella formazione.
Mantiene aperta la ricerca di un linguaggio espressivo trasversale, producendo filmati e documentari, utilizzando gli strumenti dell’antropologia visuale.
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