Grazie a questi cani

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Il Corriere della Sera del 27-03-2012
MILANO. Ha oltre mezzo secolo di vita la scuola per Cani guida dei Lions. La fondò nel 1959 un ingegnere aeronautico milanese, Maurizio Galimberti, pilota dell’aviazione da caccia durante l’ultima guerra, rimasto vittima di un incidente di volo che lo rese cieco. Il centro, che trovò sede al Gallaratese, su un terreno di cinquemila metri quadrati messo a disposizione dal Comune, dal 1973 si è trasferito a Limbiate, in un’area cinque volte più grande, della Provincia. Sei mesi di «lezioni» Qui sei istruttori lavorano per formare cani guida. Sei mesi di addestramento, quindi un paio di settimane con futuro proprietario e quattrozampe insieme, al centro, tra gli ostacoli creati ad hoc le zebre, i tunnel, salite e discese, tombini e, poi, in città, nel traffico e tra la gente e sui mezzi pubblici, tram, bus e metrò. E per consentire un rapido affiatamento di uomo e cane, il centro offre ospitalità al non vedente e a un accompagnatore, grazie a min i appartamenti attrezzati. Giovani in difficoltà Giovanni Fossati, presidente Servizio nazionale cani guida per ciechi dei Lions, spiega che «in lista d’attesa per avere un cane guida ci sono oggi 90 persone, molti sono giovani». Il centro che a oggi ha addestrato duemila cani guida e vive grazie ai Lions e della generosità di tanti piccoli e grandi mecenati, forma gli istruttori e da oggi ha anche un minuscolo allevamento. «Abbiamo le prime due cucciolate di Labrador continua . Quando sarà il momento, dopo i due mesi e mezzo, saranno ospitati fino all’anno di età da famiglie affidatarie. Quindi torneranno al centro per essere addestrati». Per le famiglie affidatarie non ci sono costi, a tutto provvede la scuola, mantenimento, spese veterinarie. Comando sicuro Marco Daviddi con il Labrador nero Flicker e Marco Cortesi con Marysol si prestano per una dimostrazione di addestramento. Se tenuti al guinzaglio Flicker e Marysol si comportano come un qualsiasi quattrozampe. Ma appena la mano del conduttore, e domani del proprietario, si posa sulla maniglia posta sulla schiena, prendono il comando e sono loro ad assumere decisioni, attenti e sicuri. Si fermano dinanzi a una scala, che scenda o salga, aggirano l’ostacolo, cambiano tragitto se necessario, sanno come mettere in guardia chi non vede anche da un pericolo che sta in alto, per esempio, la tenda sporgente di un negozio. Tutti possono diventare famiglie affidatarie, telefonando al numero 02/996 40 30; limbiate@caniguidalions.itwww.caniguidalions.it.

Paola D’Amico Corriere.it

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